Nuove Acque e l'alternanza scuola lavoro: 27 studenti in stage in azienda

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Nuove Acque e l'alternanza scuola lavoro: 27 studenti in stage in azienda

Sono sempre di più gli studenti delle scuole superiori che hanno svolto gli stage formativi in Nuove Acque nell’ambito del progetto governativo “alternanza scuola-lavoro”, previsto dalla cosiddetta legge della “buona scuola” (107/2015). Nell’anno scolastico 2017, il gestore del servizio idrico della provincia di Arezzo e parte della provincia di Siena ha aperto le sue porte e ha accolto 27 studenti delle scuole secondarie di II grado del territorio (terza e quarta superiore), inserendoli in azienda per una o due settimane per svolgere i tirocini formativi. Complessivamente, sono state più di 1400 le ore di “alternanza scuola-lavoro” (circa 40 a testa) per gli studenti, che hanno potuto così cominciare a “respirare” l’ambiente lavorativo nella sede di Nuove Acque e all’interno degli impianti da dove ogni giorno i tecnici della società sono impegnati nella gestione del servizio idrico integrato sul territorio dell’Alto Valdarno.
 
I dati sono stati presentati oggi dal presidente di Nuove Acque, Paolo Nannini, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato Tiziana Nocentini, in rappresentanza dell’ufficio scolastico territoriale, il preside dell’ITIS Galileo Galilei di Arezzo, Alessandro Artini, e Anna Rosa Trabalzini, direttore delle risorse umane di Nuove Acque.
 
Il progetto “alternanza scuola – lavoro” è stato da subito accolto con favore da Nuove Acque. Già nell’anno scolastico 2015/16 furono 13 gli studenti dell’ITIS Galileo Galilei di Arezzo ad essere inseriti in azienda per 38 ore ciascuno, articolate nel corso di una o due settimane. Nell’ultimo anno, invece, gli studenti sono aumentati fino a 27 e sono arrivati anche da altre scuole del territorio. Nel dettaglio: 21 dall’ITIS Galileo Galilei, cinque dal Liceo Scientifico-Linguistico Francesco Redi e uno dal liceo classico Francesco Petrarca.
 
“L’alternanza scuola-lavoro è un progetto valido e come tale richiede sforzi e impegno sia da parte degli studenti che da parte nostra” – ha dichiarato il presidente di Nuove Acque, Paolo Nannini. “Noi crediamo nell’iniziativa perché riteniamo che sia fondamentale aprire ai ragazzi le porte del mondo del lavoro in anticipo, contribuendo così a farli diventare maggiormente consapevoli delle scelte che dovranno operare per il proprio futuro. Nuove Acque è un’azienda ad alto contenuto innovativo e con un’attenzione particolare alla sicurezza; si tratta di aspetti molto importanti che abbiamo scelto di trasmettere agli studenti. Per questo negli stage abbiamo inserito anche ingegneri e geometri neo laureati nell’ambito del progetto giovani. Anche nel 2018 continueremo a dare il nostro supporto all’alternanza scuola-lavoro e ai vari progetti di formazione”.
 
“Stiamo ampliando il panorama delle collaborazioni non solo a imprese private, ma anche a enti pubblici e società di pubblico servizio come Nuove Acque affinché le scuole possano attingere a un'offerta sempre più ampia” - ha fatto sapere Roberto Curtolo, dirigente provinciale dell’ufficio scolastico regionale per la Toscana (già provveditore agli studi). “Auspichiamo che l’esperienza di Arezzo possa essere preparatoria a un accordo sistematico per lo svolgimento dell’alternanza scuola-lavoro su base regionale. L’obiettivo dell'Ufficio Scolastico della Toscana è ora quello di rendere omogeneo il progetto in tutta la regione, dando vita un protocollo unico che ci faccia superare il rapporto duale scuola-azienda su cui finora si è poggiato. La legge prevede, infatti, che dall’anno scolastico 2018-19, gli stage previsti dall’alternanza scuola – lavoro debbano essere certificati, contribuendo alla valutazione finale dell’esame di Stato. Siamo convinti che un sempre più ampio numero di aziende possa dare il proprio contributo alla formazione dei lavoratori di domani, così come fatto finora da Nuove Acque”.
 
Nei progetti di alternanza scuola lavoro sono state coinvolte alcune aree strategiche di Nuove Acque, come la depurazione, la potabilizzazione e il laboratorio chimico. Negli impianti di depurazione, gli studenti, affiancati ai team di lavoro, sotto la supervisione di un tutor, hanno acquisito le nozioni di base sul funzionamento degli impianti e le informazioni sulle varie tipologie di processi che stanno alla base del sistema duale rete-impianto, a partire dai database degli scolmatori fino alle strutture di sollevamento, passando per i sistemi di geolocalizzazione e agli altri strumenti innovativi di monitoraggio. Dopo una prima fase teorica, i tirocinanti hanno anche effettuato esperienza sul campo. Gli studenti coinvolti nell’area della produzione, invece, hanno assistito alle fasi quotidiane di analisi dell’acqua e manutenzione delle macchine per i processi. A ciò si è affiancato anche un lavoro di rilevazione e archiviazione dati e monitoraggio dei parametri. Nelle fasi di formazione in laboratorio, gli stage prevedevano un supporto alla valutazione dei rischi ambientali delle attività svolte, l’analisi dei dati e il supporto ai procedimenti di bonifica.
 
Ogni tipo di impiego è stato svolto dai tirocinanti secondo le normative vigenti in tema di sicurezza. Contestualmente all’affiancamento “sul campo”, infatti, tutti gli studenti hanno anche partecipato ad alcuni specifici corsi di formazione su rischi, prevenzione e protezione sul posto di lavoro.
 
“L’alternanza scuola-lavoro” – ha aggiunto il preside Alessandro Artini – “rappresenta una delle innovazioni più importanti della Legge 107/2015, consentendo di completare e arricchire la formazione tradizionale. Le aziende, infatti, spesso lamentano come le competenze acquisite dagli alunni non siano pienamente adeguate all’inserimento lavorativo, dal momento che pur possedendo generalmente delle competenze dignitose o buone sul piano disciplinare - non hanno, però, piena consapevolezza di ciò che significhi lavorare in azienda: non sempre sono capaci di collaborare all’interno di un gruppo, di essere coscienziosi e responsabili, di parlare in pubblico, di assumere un orientamento verso il risultato. L’esperienza di alternanza favorisce l’acquisizione delle cosiddette social skills. L’alternanza presso Nuove Acque, inolte, consente agli alunni di acquisire anche competenze tecniche specifiche di natura scientifica e particolarmente chimico/biologica, arricchendo in maniera significativa il background formativo di ogni ragazzo. Lo studio del funzionamento degli impianti, della loro manutenzione unitamente a esperienze come quella di analisi delle acque, ad esempio, rappresentano, infatti, momenti di apprendimento particolarmente importanti per gli studenti del nostro indirizzo di Chimica, Materiali e Biotecnologie”.