Anni ‘80 a Firenze, i protagonisti: si parte con Piero Pelù a Controradio e sui social

Indietro

Anni ‘80 a Firenze, i protagonisti: si parte con Piero Pelù a Controradio e sui social

1980-2020: 40 anni dall’inizio della grande avventura culturale degli anni Ottanta a Firenze, il decennio che ha trasformato il capoluogo toscano nella capitale new wave della musica, del teatro, del design, della fotografia e della moda di quegli anni. Perché questo patrimonio non si disperda, Confservizi Cispel Toscana ha accolto l’appello firmato da oltre 200 persone e propone il suo contributo, pur nelle difficoltà dettate dalla situazione determinata dalla pandemia Covid-19: un incontro, virtuale ma ravvicinatissimo, con Piero Pelù, il frontman dei Litfiba che ricostruirà con Bruno Casini e Gimmy Tranquillo il clima in cui maturò l’esperienza di una delle band che ha composto ed interpretato la “colonna sonora” degli anni ‘80. L’appuntamento, il primo di una serie che Confservizi Cispel Toscana ha in programma di realizzare su Controradio, la storica emittente fiorentina, è fissato per domenica 6 dicembre alle ore 17 sulle frequenze radiofoniche 93,6 FM e sui canali social della radio.

Per Piero Pelù è proprio dalla Rokkoteca Brighton che “parte tutto”. Nella Casa del Popolo di Settignano da qualche mese un gruppo di ragazzi ha allestito questo club che diventerà negli anni dopo il ritrovo della “generazione dark” a Firenze. Un concerto elettrico con la prima formazione originale dei Litfiba con Francesco Calamai alla batteria, Gianni Maroccolo al basso, Ghigo Renzulli alla chitarra, Antonio Aiazzi alle tastiere e Piero Pelù alla voce. Piero racconterà questo primo evento della band fiorentina ma anche quegli anni che per Firenze hanno rappresentato l’inizio del “Rinascimento Rock”. Duecento persone assistono a questo concerto, duecento fortunati che possono raccontare quella performance, duecento protagonisti che possono raccontare quello spettacolo indimenticabile. La prima esibizione nella cantina della Casa del Popolo di Settignano è rumorosa, l’impianto fonico non funziona al massimo, il palco è piccolo, Piero gioca con la sua gestualità teatrale, è un momento di grande impatto, resterà nel cuore di chi c’era, un ricordo indelebile di quella band in un piccolo grande spazio.